Cometa Nera

Avevo tante canzoni in mente. Avrei voluto incidere da parecchio tempo "V. Angeli", usando come ispirazione anche le foto che ho commissionato a Bucci in giro per certe vie "mistiche" di Cesena, ma ancora ritengo i tempi non sufficientemente maturi. Cosi' per sfida avrei poi voluto mettermi a scrivere una strumentale da poco piu' di un minuto chiamata "The Indie Anthem" e "Kitty Jesus", sforzandomi di fare un brano piu' "indie" possibile, come da indicazioni barrufaldiane.

Sabato al mare ho poi avuto la folgorazione per "Paola Perego is Dead", ma vi giuro che, ieri sera, ero convintissimo di accontentrarmi e mettermi a scrivere "Pratica di Mare", suggestionato dai festeggiamenti mondiali, con l'urgenza prepotente di infilarci dentro un bel po' di fatti personali e sconvolgimenti sentimentali, miscelandoli ad una cronaca pretestuosa e metaforica.

Poi la notizia. E' morto Syd Barrett. Syd Barrett ha significato tantissimo per me. Mi ha svezzato dai primi purismi pop, aprendo la strada verso il delirio. Seguono in TV le notizie del telegiornale. Un attentato a Bombay, grazie a sette esplosioni, ha causato centinaia di morti su una linea ferroviaria. E ho pensato: guarda, muore il vecchio Syd, che poi mentalmente se ne e' andato da un pezzo, siamo cosi' legati ad un singolo individuo e invece se ne va nel suo viaggio verso l'ignoto insieme a cosi' tante persone. Siamo una goccia nell'oceano. Cosi' ho scritto "Cometa Nera". Ecco il di cui testo. Ho cercato, come faceva spesso Barret, di giocare piu' su suoni ed evocazione che sui significati.

"Segni sulla pelle
Sfregi delle stelle

Sogni sulle spalle
fragili farfalle

La cometa nera
corre nella sera

La cometa nera
Brucia l'atmosfera

Polvere di niente
vibra nella mente

Sette infarti
Percuotono la vena
Semi infranti
Su bocche senza cena

Io non suono
Ma muovo la catena

Io non muoio
Ma sfondo la carena

Bombe a Bombay
Ritorni cio' che sei

Bombe a Bombay
Soffrire non potrei

Bombe a Bombay
Non sanno dove sei

Bombe a Bombay
Vicino? Non saprei"